Un giovedì particolare passato tra i banchi del BeerPong del gruppo Futura.
BeerPong, conosciuto anche come Beirut è un gioco di bevute. I giocatori lanciano una pallina da ping pong da un lato all’altro di un tavolo con lo scopo di fare centro in un bicchiere di birra.
Tanto per farvi capire: ci sono tre tecniche per tirare la pallina verso i bicchieri dell’avversario.
L’arco: la tecnica più facile e dunque più comune, consiste in un lancio parabolico della pallina.
La palla veloce o laser: consiste in un lancio dalla traiettoria “retta”. E’ molto usato nelle partite le cui regole permettono l’abbattimento dei bicchieri avversari.
Il tiro di rimbalzo: viene effettuato facendo rimbalzare la pallina sul tavolo prima che arrivi nel bicchiere avversario; alcune versioni permettono il rimbalzo solo prima (o solo dopo) la metà campo.
Le regole ieri sera al caffè 900 erano ben chiare a tutti e ad ogni postazione erano presenti addetti dell’associazione per controllare lo svolgimento e la correttezza della partita.
Unisa!
Il gruppo Futura dell’Università degli studi di Salerno, quindi, ci ha invitato alla loro festa universitaria per farci assaggiare un po’ di vita che si respira fuori dalle aule dell’Unisa.
Cosa dire… evento riuscito per Futura e il suo staff. I quali rincorrono con birre e microfoni che innestano i partecipanti, già belli pieni anche prima di iniziare.
Noi al gioco non abbiamo partecipato. Sia per motivi organizzativi, sia perché era così bello vedere quei ragazzi divertirsi in modo così sano e goliardico, che sarebbe stato un vero peccato disturbarli. Sì, perché in realtà quello che ha colpito è stata la naturalezza di giovani affiatati e amici. Ragazzi che hanno fatto amicizia proprio durante il gioco. O che hanno consolidato la loro unione. Proprio una serata priva di malizia ed esagerazione.
E per questo bisogna ringraziare gli organizzatori, ma io voglio ringraziare personalmente Gianluigi. “Giangi” mi ha accolto con una birra e indossando la maglietta del Trono di Spade e anche solo per questo merita. Ma ringrazio anche tutte quelle persone che hanno creduto che fossi una studentessa.
Grazie, grazie, avere quasi 15 anni più di voi è pesato mooolto meno proprio per l’ambiente creato dentro al caffè 900. Un plauso a tutti gli studenti che ieri erano impegnati a lanciare palline dentro dei bicchieri pieni di ehm… spritz?