Canzoni a Manovella – l’arte non va giudicata ma vissuta e se entra in punta di piedi e non vuole più uscire allora vuol dire che è condivisa.
Canzoni a manovella è un contenitore, una scatola, con all’interno musica e pezzi di storie da raccontare che prendono forma nelle canzoni.
L’idea, dopo aver vagato per lungo tempo senza sede, si materializza una sera d’inverno del 2016.
Una voce, una chitarra e l’esigenza di ripercorrere le tracce di una vita passata nella musica, una sintesi dei tanti percorsi musicali battuti. Dalla musica classica al pop,dal soul al jazz fino ad arrivare (o meglio ritornare) al folk.
“Canzoni a manovella” nasce da una suggestione, legata al ricordo delle storie raccontate dai nonni. Di quando per le strade di paese si potevano ascoltare le canzoni dai “pianini” a rullo, azionati da una manovella. Recuperare, quindi, la semplicità di un mondo e di un modo di fare musica che sia condivisione di emozioni e sentimenti.
Il progetto, partorito dalla mente di Gianmarco Volpe, è costruito su un organico essenziale:
Gianmarco Volpe: chitarra acustica/mandola
Nicola Lupetti: voce
Massimo Ariano: sax tenore e soprano
Ruggiero Botta: percussioni
La musica…
Le canzoni, scritte da Gianmarco Volpe e da Nicola Lupetti, risentono di colori provenienti da diverse influenze musicali. Le armonie del jazz, i ritmi del sud America e della Black music, i suoni del medio oriente, e la melodia della canzone napoletana e italiana.
Ma questa è solo la descrizione che potete trovare online su questo progetto. La vera descrizione di Canzoni a Manovella sta nei sorrisi rivolti alle persone, nella musica che entra nel cuore. Negli spettatori in silenzio profetico quasi a non voler rovinare la poesia e la magia di un live.
Noi del Il Blog di Lancusi, li abbiamo sentiti suonare insieme a Joe Amoruso (tastierista di Pino Daniele) e amico da tanti anni dei ragazzi. E subito è stato amore.
All’inizio c’è un piccolo fraintendimento, Canzoni a Manovella fa pensare a Vinicio Capossela. Subito ci viene fatto notare che il riferimento è molto più storico.
Si sente che c’è l’arte anche dentro alle parole che Gianmarco Volpe ci rivolge all’esterno del locale.
Parlare di musica è sempre difficile, l’arte è personale e come tale non dovrebbe essere giudicata, ma solo vissuta. Ma io credo nella voglia di nuovo e qualità e la musica di qualità è l’unica che vale la pena ascoltare. Come fare a riconoscerla? E’ quella che ti apre pensieri che erano dietro ad una quotidianità pesante. La musica di qualità non ha bisogno di essere spiegata, perché non sono solo parole, sono i suoni che profondi partono e leggiadri fluiscono. La musica di qualità è: Canzoni a Manovella.
I ragazzi di Canzoni a Manovella sono tutti del sud, amanti della loro terra e musicisti coraggiosi e di talento. Parlano della volontà di costruire un mezzogiorno fatto di canzoni e progetti, ma della consapevolezza che bisogna sapere che strada prendere. E Gianmarco sembra avere pensieri netti su questo discorso. Il sud può andare solo avanti, la parità socio culturale e di opportunità oramai è arrivata e, con la via ben chiara, si può arrivare ovunque.
Noi siamo d’accordo, per costruire non chiamate un’impresa esterna. Non aspettate che qualcuno metta su il primo mattone per voi. Comprate il materiale e chiamate amici e persone che condividano i vostri progetti e FATE. Perché è il fare che porta alla realizzazione personale e “giorno dopo giorno è silenziosamente… costruire”.
Andate sulla pagina di Canzoni a Manovella mettete un like, ascoltate, guardate i video e potrete anche voi fare la vostra richiesta musicale!