Baronissi: sciolto il Parco Urbano dell’Irno.

Il Consiglio comunale di Baronissi è uscito dal Parco Urbano dell’Irno. Di conseguenza avviene così anche lo scioglimento dell’Ente. A partire dal prossimo anno.

parco-urbano-irnoIl 28 ottobre il comune di Baronissi prende una decisione sofferta. Uscire e sciogliere l’Ente del Parco Urbano dell’Irno. Una decisione presa a seguito dell’accertata impossibilità di assicurare un’azione di tutela e di valorizzazione dell’area naturalistica. Oramai l’ente era già in via di declino essendo rimasti solo Pellezzano e Baronissi a far parte della struttura per la valorizzazione.

L’azienda consortile fu costituita nel 2008 e ne facevano parte i comuni di Pellezzano e di Baronissi, la provincia di Salerno, il Patto Territoriale dell’Irno e il consorzio di Bonifica Sarno. Nata con l’intento di un piano di sviluppo e valorizzazione del territorio.

Il Parco urbano dell’Irno è situato sulle rive dell’omonimo fiume ed è grande polmone verde della città di Salerno che si estende su un’area di circa 35.000 m2, dove un tempo funzionava una fabbrica di laterizi.

Dichiarazioni

parco-urbano-irno“E’ una determinazione sofferta ma necessaria.” Dichiara il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante. Nella consapevolezza che i comuni di Pellezzano e Baronissi non possono assicurare al Parco Urbano sviluppo e  valorizzazione.

La perdurante caotica situazione amministrativo-contabile ha vanificato l’enorme  sforzo che i comuni di Baronissi e Pellezzano hanno congiuntamente profuso negli ultimi due anni. Nel tentativo di recuperare e rilanciare un ente.  Il cui scioglimento era, invero, già stato decretato statutariamente per il  venir meno degli altri  partner. Le responsabilità di amministratori comunali”. Continua Valiante. “impongono  di non proseguire in una partecipazione senza alcun futuro. E con esborso di oneri economici comunali di entità non prevedibili in ragione di una endemica confusione amministrativa.”

parco-urbano-irno“Non intendiamo abbandonare l’idea di Parco urbano. Ci tiene a precisare il consigliere delegato del Comune di Baronissi, Giuseppe Giordano. “L’area dell’Irno dovrà essere affidata per la migliore gestione e valorizzazione ad un soggetto pubblico-privato. Che preveda la partecipazione di comuni, regione, università, associazioni, e per la cui costituzione il Comune di Baronissi da subito si adopererà . Da subito, inoltre, lavoreremo per verificare la reale esistenza di un finanziamento regionale del 2012. Relativo alla sistemazione idrogeologica del fiume Irno, di cui, per la suesposta condizione di caos amministrativo, abbiamo avuto solo indiretta e recente  contezza. Profonderemo naturalmente ogni sforzo  per recuperare al più presto tali risorse. Se realmente disponibili ed utilizzabili, e d’intesa  impegnarle. Per la esecuzione dei lavori di sistemazione idrogeologica dell’Irno, in capo ad uno degli enti del disciolto Parco”.
Una situazione e un avvenimento che già erano nell’aria. La denuncia di Legambiente di quest’anno, con evento il 26 giugno, aveva già dato seri sospetti. Una malagestione, un tipico magna-magna all’italiana. Il parco dell’Irno dovrebbe essere tutelato prima di tutto dai suoi cittadini. I quali dovrebbero essere più consapevoli che lo sviluppo di aree come questa possono solo aiutare economicamente una città.

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