Le vicissitudini con le carte prepagate delle Poste italiane (ma non solo). Tra esperienze raccontate e nostri riscontri diretti, ecco che gli uffici postali possono diventare un incubo.
Sapersi destreggiare on-line per chiedere o rinnovare anche una semplice carta prepagata fa sempre più la differenza. Perfino telefonicamente va meglio che agli sportelli delle Poste. Dove le tecnologie finalmente si fanno largo, ma non sempre a quanto pare aiutano il cliente. A seguito di difficoltà, lungaggini e a volte la voglia di togliersi incombenze incontrate negli uffici postali anche per delle semplici carte prepagate, abbiamo chiesto dei chiarimenti. Che riportiamo di seguito.
La lettera
“Alla cortese attenzione della Dott.ssa … responsabile ufficio stampa Poste italiane (e in Cc ufficio stampa Poste italiane e addetta comunicazioni con la Sampa). Richiediamo la vostra collaborazione per alcune delucidazioni e informazioni, sicuramente utili nel comprendere delle criticità operative riscontrate in determinati uffici postali.
Oggetto: semplice rinnovo di Carta prepagata e Postepay. Ufficio postale: …….. …..
Per cominciare (poco brillantemente), alla richiesta del semplice rinnovo di carta prepagata e postepay scadute, l’addetta cerca di sviare l’impegno e invita a chiamare telefonicamente un numero verde.
Tuttavia viene fatto presente dal richiedente di aver ricevuto da Poste italiane lettere di invito a rinnovare la carta recandomi presso l’ufficio postale più vicino, oppure on-line.
Quindi la direttrice (o comunque superiore in grado, dipende dai casi) invita l’addetta allo sportello (capita un unico aperto su vari presenti) a procedere direttamente e operarsi per l’emissione o rinnovo della carta. (Ricordiamo che quando le carte prepagate scadono capita spesso contenengano ancora Tot Euro a disposizione). Su richiesta esibisco carta sanitaria regionale con C.F., carta d’identità e dopo varie procedure per 57 min., mi viene chiesta la mia professione.
Lo strano codice chiesto negli uffici ma non on-line o nei servizi telefonici
Rispondo dichiarando il tipo di lavoro, o impiego (e capita anche che “avendo la sensazione di un blocco nella buona volontà mostro le credenziali”).
A quel punto mi viene chiesto il codice Ateco. Non ne ho mai sentito parlare – e da indagini e richieste non si è ancora riscontrata una particolare confidenza della gente con tale codice, tantomeno per la richiesta di carte prepagate o relativi rinnovi. L’ufficio postale si dice però impossibilitato a proseguire per il rilascio della nuova carta prepagata o della postepay rinnovata. Dunque, nulla di fatto nei casi che hanno avanzato simili problematiche.
Rimaniamo strabiliati per la negazione, visto che il rilascio di carte prepagate o il loro rinnovo viene ampiamente pubblicizzato e prospettato come semplice e veloce”.
Il fatto si presta dunque a utile argomento di riflessione, e di conseguenza alla richiesta di delucidazioni da parte di Poste italiane. Del resto, si riesce poi ad appurare dal sito on-line di Poste italiane e/o mediante una chiamata telefonica al numero Verde (gratuita) che il procedimento si presenta decisamente più lesto e semplificato. Tanto che in pochi, pochissimi minuti parrebbe tutto risolto. Sia on-line sia telefonicamente al n. Verde, si arriva velocemente al punto che la nuova carta o quella rinnovata verranno spedite a casa (o all’indirizzo già in memoria nel caso di clienti registrati ai servizi delle Poste).
Codice Ateco
Quindi? Bisogna invitare lettori e utenti a evitare gli uffici postali perché portano a perdite di tempo burocratiche e inutili? Recarsi agli sportelli degli uffici postali significa ricordarsi di riempirsi le tasche con documentazioni altrimenti superate e superabili?
Effettivamente l’operatività on-line sembra davvero appartenere ormai ad un altro mondo, e portarci i clienti per mano. Un mondo nel quale anche lo scontro con le burocrazie pare vivere in un’altra dimensione, come nel caso della richiesta di documenti, tessere e codici strani di cui non c’è necessità. Ateco? Chi è costui? Ma non solo online, anche telefonicamente la procedura per risolvere necessità come quelle in oggetto appare semplificata. Bisogna poi sperare che il tutto si vada poi a concludere con la riuscita delle operazioni, cioè arrivare ad avere in mano l’agognata carta.
Attendiamo quindi la risposta dell’ufficio stampa delle Poste italiane.
La richiesta di tal codice Ateco da parte di alcuni addetti agli sportelli sembrerebbe un po’ come una di quelle invenzioni allucinanti per complicare la vita al prossimo. Tipo i codici dalle registrazioni per riuscire ad arrivare a partecipare alle estrazioni dei premi partendo dagli scontrini fiscali rilasciati dai negozianti. Veri incubi ministeriali inventati da teste di cuoio dell’economia.